Stavo a pensare nella mia stanzetta
Al male che ora affligge la cagnetta
Ed al dottor che usata ha
l’espressione:
non c’è speranza per la
guarigione!
Che invece di vederla assai soffrire
Aiutarla si potrebbe a dipartire!
Pensavo a cosa far nell’immediato,
Qualora il caso si fosse presentato,
è vero che parliam d’un animale
però la cosa tocca la morale!
Della sua vita, decidere al momento,
è come se tramassi un tradimento!
Ma cosa far non so, non sono forte
Io sono per la vita e non la morte
Ma devo dir che a tanta sofferenza,
bisogna provvedere con urgenza!
Io devo uscir da questo immobilismo,
che chiamerei piuttosto “ mio
egoismo”
e come se l’avessi a me chiamata
nella stanzetta vidi ch’era
entrata
Mentre guardavo gli occhi suoi
velati,
D’amor tanti messaggi le ho
mandati:
Tu che non parli ma sempre mi
capisci
Con il passar dei giorni mi
stupisci!
Un male atroce, purtroppo,ti
distrugge
E la tua vita ahimè or se ne
fugge!
Verrà quel giorno che tu andrai
lontano,
Delle carezze non sentirai la mano!
Oggi sono il padrone che hai amato
Domani il Boia che t’ha condannato
Io con amor ti penserò ogni giorno
Compreso quello del non più
ritorno!!!
Palermo,lì 10/11/14
Giovanni Chiodelli
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